Mezza
Messaggi : 84 Data di iscrizione : 18.03.10 Età : 56
| Titolo: CENNI AL SIMBOLISMO FRANCESE Gio Mag 06, 2010 12:25 am | |
| Introducendo la figura di Ungaretti ho parlato brevemente del simbolismo francese, perchè Ungaretti studiò a Parigi all'inizio del '900, un periodo profondamente influenzato dal simbolismo. I simbolisti francesi sono ricordati come "poeti maledetti", per la sregolatezza delle loro vite e delle loro esperienze. Sono incapaci di vivere una vita "normale" perché sono dotati di ali, ma non possono volare, come l'albatro catturato e schernito dai marinai della poesia di Charles Baudelaire: Appena li hanno deposti sulle tavole, questi re dell'azzurro, goffi e vergognosi, miseramente trascinano ai loro fianchi le grandi, candide ali, quasi fossero remi.Com'è impacciato, incapace, questo viaggiatore alato! Lui, poco addietro così bello, com'è brutto e ridicolo. [...] E il Poeta, che è avvezzo alle tempeste e ride dell'arciere, assomiglia in tutto al principe delle nubi: esiliato in terra, fra gli scherni, non può per le sue ali di gigante avanzare di un passo. L'albatro in volo e a terraCharles Baudelaire, che ha scritto questi versi, è appunto un poeta simbolista, autore di un'altra lirica molto nota intitolata "Corrispondenze", da cui questi versi: E' un tempio la natura ove pilastri viventi lasciano talvolta sfuggire confuse parole − l'uomo vi passa lungo foreste di simboli, che lo fissano con sguardi familiari La realtà è misteriosa e la ragione non basta a comprenderla. Questa è la base su cui matura la poesia di Ungaretti. Dalla poesia di Ungaretti nascerà l'Ermetismo. | |
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